Successioni Ereditarie e Trascrizioni di Atti

– Assistenza, elaborazione ed invio di Dichiarazioni di Successione
– Trascrizioni, iscrizioni e annotazioni degli atti presso gli uffici di Pubblicità Immobiliare
– Richiesta visure ipocatastali

Perché affidarsi a professionisti (non per forza Notai) per creare la Dichiarazione di Successione

La Dichiarazione di Successione è una procedura giuridica che prevede il trasferimento del patrimonio ereditario dalla persona contribuente defunta agli Eredi ed è disciplinata dal Codice Civile negli articoli da 456 a 809.

Per questo è importante affidarsi a chi sa come raccogliere i dati, come redigere la dichiarazione di successione e infine come inviarla telematicamente all’Agenzia delle Entrate.

L’importanza di avere Trascrizioni/iscrizioni/annotazioni veloci e redatte da una professionista

Trascrizione, iscrizione e annotazione presso i competenti Uffici di Pubblicità Immobiliare degli atti tra vivi, domande giudiziali e atti giudiziali sono tra le mie principali attività che offro ad avvocati e ad altri professionisti. Mi occupo – in tempi brevi – della compilazione del Modello F24 Elide, della compilazione e deposito della nota di trascrizione ed infine, del ritiro e della consegna del duplo della nota.

Chi sono

Sono Stefania Dr.ssa Degani, laureata in giurisprudenza con oltre 30 anni di esperienza e mi occupo di redigere Dichiarazioni di Successioni Ereditarie e Trascrizioni per privati e liberi professionisti.
Grazie al contatto diretto che instauro fin da subito con il Cliente, fornisco tutta l’assistenza necessaria per affrontare con serenità tutte le operazioni che devono essere affrontate per la redazione della pratica di Successione, momento molto delicato per il Cliente.
Inoltre, grazie alla mia esperienza trentennale e alle mie competenze comprovate dai miei attuali clienti, posso garantire la consegna dei lavori in tempi brevi.

Servizi

Successioni Ereditarie

Con la Successione avviene il trasferimento del patrimonio ereditario del defunto; per patrimonio ereditario, la giurisprudenza intende l’insieme dei rapporti patrimoniali attivi (ma anche passivi) trasmissibili al momento della morte.
Quindi, di fatto, l’eredità comprende non solo i beni e i crediti ma anche i debiti della persona defunta.
Esistono due tipi di successione:

  • testamentaria, quando è regolata da un testamento
  • legittima, quando, in mancanza di un testamento, è disciplinata esclusivamente dalla legge che prevede la destinazione dell’eredità a seconda del grado di parentela.

L’ordinamento italiano stabilisce in ogni caso che una quota di eredità, la legittima, spetta di diritto ai parenti più stretti, come il coniuge e i figli e questo aspetto rappresenta un limite alla cosiddetta autonomia testamentaria.

Trascrizioni di Atti

La trascrizione degli atti è uno specifico mezzo di pubblicità legale, previsto dall’ordinamento giuridico italiano disciplinato e regolato dagli articoli 2643 e seguenti del Codice Civile ed avviene tramite l’annotazione di determinati atti presso i Registri Immobiliari.
Lo scopo della trascrizione, pertanto, è quello rendere tali atti pubblici ed opponibili a terzi soggetti.
Gli atti oggetto di trascrizione sono gli atti che riguardano beni immobili (contratti di compravendita, contratti che conferiscono diritti personali di godimento e in genere, quelli che costituiscono, trasferiscono e/o modificano diritti reali immobiliari).
Altri atti da trascrivere presso i Registri Immobiliari possono scaturire dall’ordine di un Pubblico Ufficiale che legittima la trascrizione di un diritto reale su un immobile, come ad esempio il diritto di iscrizione di un’ipoteca o quello di pignoramento immobiliare a seguito del quale si può procedere con l’espropriazione forzata di un bene.

Faq

Cos’è la Dichiarazione di Successione?
La Dichiarazione di Successione (o semplicemente Successione) contiene i beni ereditati e i soggetti eredi a fronte del decesso di contribuente.
La Successione è quella procedura giuridica che prevede il trasferimento del patrimonio ereditario dalla persona defunta agli eredi. Per patrimonio ereditario, la giurisprudenza intende l’insieme dei rapporti patrimoniali attivi ma anche passivi trasmissibili al momento della morte. Quindi, in parole più semplici, l’eredità comprende non solo i beni e i crediti ma anche i debiti della persona defunta.

Esistono due tipi di Successione:

  • testamentaria, quando è regolata da un testamento
  • legittima, quando, in mancanza di un testamento, è disciplinata esclusivamente dalla legge che prevede la destinazione dell’eredità a seconda del grado di parentela.

Da qui si deduce che se si vuole lasciare alcuni beni a determinate persone, è bene pensarci con anticipo e redigere un testamento. In ogni caso, l’ordinamento italiano stabilisce che una quota di eredità, la legittima, spetta di diritto ai parenti più stretti, come il coniuge e i figli. Questo aspetto rappresenta quindi un limite alla cosiddetta autonomia testamentaria.

Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione e chi no?
Sono obbligati a presentare la Dichiarazione di Successione:

  • gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari (purché non vi abbiano espressamente rinunciato o – non essendo nel possesso dei beni ereditari – chiedono la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della Dichiarazione di Successione) o i loro rappresentanti legali
  • i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari (il legatario è il successore a titolo particolare che subentra in uno o più determinati rapporti giuridici attivi)
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
  • gli amministratori dell’eredità
  • i curatori delle eredità giacenti
  • gli esecutori testamentari
  • i trustee (coloro che gestiscono i beni conferiti nel trust nell’interesse dei beneficiari)

Se più persone sono obbligate alla presentazione della Dichiarazione, è sufficiente presentarne una sola.

Chi sono esonerati

Non c’è obbligo di Dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000,00 Euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.

Cos’è l’Imposta di Successione e quanto si paga?

L’imposta di Successione è una tassa che si applica ai beni ricevuti in eredità e impone una serie di obblighi anche dal punto di vista fiscale. Occorre infatti pagare le cosiddette imposte di Successione, che cambiano a seconda del grado di parentela e in base a quanto si eredita.
Il calcolo viene fatto dall’Agenzia delle Entrate sulla base di quanto indicato nella Dichiarazione di Successione.

Ai sensi dell’art. 2, comma 48, del D.L. n. 262 del 2006, l’imposta si applica con le seguenti aliquote:

  • 4%, in caso di trasferimenti in favore del coniuge o di parenti in linea retta (genitori, figli, figli di figli) sul valore complessivo eccedente, per ciascun beneficiario, 1 milione di euro;
  • 6% in caso di trasferimenti in favore di fratelli/sorelle sul valore complessivo eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro;
  • 6% sul valore complessivo, senza franchigia, in caso di trasferimento in favore di:
    ◦ parenti fino al 4° grado
    ◦ affini in linea retta
    ◦ affini in linea collaterale fino al 3° grado
  •  8% in caso di trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti sul valore complessivo e senza franchigia.

Se nell’attivo ereditario sono ricompresi beni immobili, in aggiunta all’eventuale imposta di successione è necessario versare all’Agenzia delle Entrate:

  • l’imposta ipotecaria nella misura del 2% del valore catastale dell’immobile
  • l’imposta catastale nella misura dell’1% del valore catastale dell’immobile
  • la tassa ipotecaria
  • l’imposta di bollo
  • i tributi speciali
Quali documenti sono necessari per la Successione?
  • CERTIFICATO DI MORTE o autocertificazione
  • CERTIFICATO DI STATO DI FAMIGLIA del defunto alla data della morte o autocertificazione
  • CERTIFICATO DI STATO DI FAMIGLIA degli eredi o autocertificazione
  • DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA dell’atto di notorietà o autocertificazione rilasciata dall’erede che presenta la Dichiarazione in cui sono indicate gli estremi dell’atto di morte, gli eredi ed il tipo di Successione (legittima o testamentaria)
  • CERTIFICATO di MATRIMONIO (o estratto) da cui risulti il regime patrimoniale dei coniugi (se il defunto era coniugato)
  • CODICI FISCALI: fotocopia tesserini codici fiscali del defunto e degli eredi
  • DOCUMENTI D’IDENTITÀ: documenti di tutti gli eredi
  • IBAN CONTO CORRENTE EREDE/I: tale dato è necessario in quanto con la nuova Dichiarazione di Successione telematica il pagamento delle imposte avviene anch’esso telematicamente; la somma viene addebitata direttamente sul conto corrente indicato
  • BENI MOBILI: certificati della/e banca/e attestante la consistenza del patrimonio mobiliare del defunto (conti correnti, titoli, azioni, fondi comuni, ecc.) alla data del decesso
  • BENI IMMOBILI – certificati catastali dei beni oggetto della dichiarazione
  • BENI IMMOBILI – atti di acquisto: copia dell’atto di acquisto del/degli immobili oggetto della Successione (compravendita, donazione, precedenti dichiarazioni di Successione).
  • TERRENI – destinazione urbanistica: nel caso in cui l’asse ereditario includa dei terreni è opportuno fornire un certificato di destinazione urbanistica
  • DONAZIONI AGLI EREDI O LEGATARI Documentazione relativa alle donazioni da parte del de cuius a favore degli eredi o legatari. Tali donazioni possono essere relative a beni immobili ma anche a beni mobili.
  • AZIENDE: dichiarazione del valore imponibile, pari al patrimonio netto contabile
  • PASSIVITÀ: è possibile dedurre dall’attivo ereditario le spese mediche e chirurgiche relative al defunto negli ultimi sei mesi di vita sostenute dagli eredi, comprese quelle per ricoveri, medicinali e protesi, a condizione che risultino da regolari quietanze, le spese funerarie risultanti da regolari quietanza, deducibili per un importo non superiore ad Euro 1.032,91, nonché i debiti del defunto esistenti alla data di apertura della successione, purchè risultino da atto scritto avente data certa anteriore all’apertura della successione o da provvedimento giurisdizionale definito. Se il debito non è certificato dai suddetti documenti, esso deve risultare da attestazione redatta sul modello conforme “dichiarazione di sussistenza di debito” (MOD. 237) sottoscritto da uno dei soggetti obbligati alla dichiarazione di successione, nonché dai creditori del defunto (tranne che per i debiti verso i dipendenti). I debiti del defunto sono deducibili se sono stati contratti per l’acquisto di beni o diritti compresi nell’attivo ereditario.
Soggetti e beni esclusi da imposte di Successione
La legge prevede che vi siano alcuni soggetti esenti dal pagamento di imposte:

  • Soggetti residenti all’estero – Sono esclusi dal pagamento di imposte di Successione i trasferimenti di beni esistenti all’estero di proprietà di soggetto residente all’estero.
  • Stato – Sono esclusi dal pagamento di imposte di Successione i trasferimenti a favore dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni.
  • Enti – Sono altresì esclusi da imposte i trasferimenti a favore di enti pubblici, fondazioni, associazioni, senza alcuna necessità di dimostrare l’impiego dei beni, se venti come scopo esclusivo la ricerca, l’assistenza, lo studio, l’educazione, l’istruzione o altra finalità di pubblica utilità; a favore delle organizzazioni ONLUS, delle fondazioni previste ex Legge 461/1998 e degli enti aventi finalità di culto e religione.
  • Altri enti – Sono infine esclusi da imposte i trasferimenti a favore di enti pubblici e di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, diversi da quelle indicate sub. c), se disposti per le sopra citate finalità; in questo caso l’ente deve dimostrare entro 5 anni dalla accettazione della eredità o dall’acquisto del legato, di avere impiegato i beni o i diritti ricevuti o la somma ricavata della loro alienazione per il conseguimento delle finalità indicate dal testatore. In mancanza di tale dimostrazione l’ente è tenuto al pagamento dell’imposta con gli interessi legali dalla data in cui avrebbe dovuto essere pagata.

La legge prevede che alcuni beni siano esclusi da imposte di Successione:

  • i titoli di debito pubblico, fra i quali si intendono compresi i Buoni Ordinari del Tesoro, i Certificati di Credito del Tesoro e i Buoni del Tesoro Poliennali;
  • gli altri Titoli di Stato o equiparati, nonché ogni altro bene o diritto, dichiarati esenti dall’imposta da norme di legge;
  • aziende familiari e partecipazioni sociali: l’imposta di Successione non si applica in caso di eredità o legato a favore di discendenti avente ad oggetto aziende o rami di esse, quote sociali e azioni. Nel caso di società di capitali o cooperative o di mutua assicurazioni aventi sede in Italia, il beneficio spetta limitatamente alla partecipazione mediante la quale si acquisisce o si integra il controllo della società, a condizione che i beneficiari proseguano l’esercizio dell’attività di impresa e/o detengano il controllo della stessa per un periodo di almeno 5 anni.
  • le indennità di fine rapporto di lavoro (art. 1751 C.C.) e le altre indennità spettanti per diritto proprio agli eredi in forza di assicurazioni previdenziali obbligatorie o stipulate dal defunto;
  • i beni culturali sottoposti a vincolo culturale previsto dalle leggi in materia, anteriormente all’apertura della Successione e se siano stati assolti i conseguenti obblighi di conservazione e protezione;
  • i crediti verso lo Stato, gli enti pubblici territoriali e gli enti pubblici che gestiscono forme obbligatorie di previdenza e di assistenza sociale, compresi quelli per il rimborso di imposte o contributi, fino a quando non siano riconosciuti sussistenti con provvedimento o dichiarazione dell’Amministrazione debitrice;
  • i crediti contestati giudizialmente alla data di apertura della Successione, fino a quando la loro sussistenza non sia riconosciuta con provvedimenti giudiziali o transazione;
  • i crediti ceduti allo Stato entro la data di presentazione della Dichiarazione di Successione;
  • i veicoli iscritti nel pubblico registro automobilistico, che sono sottoposti a tassazione separata.

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